Non c'è campo

 Così sto io. Disconnessa dal quotidiano, intrappolata dagli appuntamenti sanitari, dalle iniezioni, dalle pillole, dalle chemio. Mi dibatto nel mio manicomio personale, sto senza forze, mi metto a letto con foga e poi mi accorgo che il letto mi ghermisce, che fatico ad alzarmi, capogiri, vertigini. Sono anche caduta.  

Non parliamo dei disturbi del digerente, come metto una cosa in bocca so già che starò male.

Vorrei dire basta, trovatemi un posto di marmo, o di pietra lavica, come volete, mettetemici dentro e sia finita.  

Scusate, non si può dire, lo so. Ma non mi parlate di combattimenti, non mi sento un gladiatore, ma un cristiano in mezzo ai leoni. Sbranatemi e sia finita




Commenti

  1. Mi permetto solo perché siamo nella tua stessa arena. Con oncologi senza il minimo tatto, infermiere che non riescono a farti un buco decente rifiutandosi di utilizzare il port, pazienza ai minimi termini..e poi neuropatia a gogò, cadute, pianti a dirotto. Ma proprio non vogliamo essere sbranati.
    E neanche tu.

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