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Arranco

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 Non trovo verbo più appropriato per descrivere la mia risalita. Giorni meglio, giorni peggio, difficoltà nuove e inattese, speranze e illusioni disattese e poi di nuovo ad arrancare, a risalire, a sperare. E dopo il crinale, che ci sarà?

A casa

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Guardiano,

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 A che punto è la notte? La sentinella risponde: “Viene la mattina, e viene anche la notte. Se volete interrogare interrogate pure; tornate e interrogate ancora”». La Bibbia , Isaia 21: 11-12

Il convolvolo

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 Alle volte i piccoli drammi si vanno a infilare nei posti più strani. Ad esempio,  se il filo per la ricarica del telefono è  corto, e dal letto non ci si arriva, è possibile essere schiavi della disponibilità a recuperarlo di chi passa? Per un po' sì,  ovviamente.  Ma poi si cercano soluzioni.  Anche perché il cellulare è  l'unico contatto con il mondo di fuori, oltre l'ora di visita quotidiana. L'unico legame con i figli, taluni dei quali lontani,  lontanissimi. L'ultimo baracchino per lanciare un S.O.S. nella notte buia della sofferenza, della tregenda, dello sconforto.  La tecnica del convolvolo :  ciascun letto di ospedale ha in dotazione una grossa maniglia sospesa, a cui attaccarsi per sollevarsi. Ad essa viene appeso il campanello, che ha un lungo, spesso cavo. Ebbene il cavetto, misero e fine, del telefono, può  essere avvolto intorno a codesto cavo  almeno un paio di volte, riproducendo la tecnica del convolvolo che si avviluppa intorno si rami degli oliv

XII grado

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La risalita

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Per dove passano le strade dell'autonomia? Talvolta hanno percorsi imprevedibili, impensati.  Si entra in ospedale per un prelievo, così,  tra un impegno e l'altro,  e ci si ritrova ricoverati a sorpresa.  E poi, tutto il resto. E quando apri gli occhi, emergendo.(provando a riemergere) dalle acque torbide e putride dove ti trovi, vedi che ciò che era scontato non lo è  affatto. Camminare? Mangiare? Respirare? Andare al bagno? Tutto deve essere riconquistato. (Pensi alla te che iniziava la giornata nottetempo, lasciava le colazioni sul tavolo della cucina e fuggiva, in ore antelucane, verso siti impervi e lontani, per strade lunghissime e solitarie) Ora, mangiare si fa ai piedi del letto, la pastina, minuscola, una sorpresa, l'omogeneizzato buono ma stancante,  di frutta frullata mangi giusto un poco,  tu che ti deliziavi a trasgredire consumando due frutti. Ora, il percorso fino al bagno va fatto con la guida. Ora, inventi strategie per gestire tutti i fili che ti pendono

Oggi tè

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 Ok il servizio non era esattamente questo, ma un bicchiere di cartoncino, e in luogo della pâtisserie c'erano comuni fette biscottate.  Ma come descrivere l'arsura, l'arsura, le labbra voraci di piccole garze inumidite. A un tratto mi sono ricordata di quando, in un piccolo prolungamento del viaggio di nozze, 42 anni fa ci fermammo a Treviso. C'era una graziosa fontanella, ma era difficile bere al beccuccio, perché basso e molto ricurvo, irraggiungibile. Finché una vecchietta del posto ci spiegò: turò con l'indice il beccuccio e un alto zampillo ci dissetò tutti. Ho sognato quello zampillo fresco e dissetante di un caldo agosto dell'1982